Nel II secolo d.C, Roma è all'apice del suo splendore. E' davvero il momento migliore per visitarla. Di pari passo con l'impero, la città ha raggiunto il massimo della sua espansione territoriale, coprendo un'area di 188 ettari, con un perimetro di circa 22 chilometri. E non è tutto. Conta tra un milione e un milione e mezzo di abitanti (secondo alcune stime, forse addirittura due milioni, poco sotto gli abitanti dell'epoca moderna!). E' la città più popolosa di tutto il pianeta e di tutta l'antichità. In realtà questo boom demografico e edilizio non deve stupire: Roma è in perenne espansione, da generazioni. Ogni imperatore l'ha abbellita con nuove costruzioni e nuovi monumenti, cambiando gradualmente il volto della città. A volte, invece, il suo volto è cambiato a causa degli incendi molto frequenti. Questa continua trasformazione di Roma proseguirà per secoli, con il risultato di farla diventare già nell'antichità un bellissimo "museo" all'aperto di arte e di architettura. E' impressionante, a questo riguardo, scorrere una lista degli edifici e dei monumenti stilata sotto l'imperatore Costantino. Non la citeremo per intero, oviamente, ma anche solo limitandosi alle opere principali, si rimane a bocca aperta, tenendo conto che la città di allora era ben più piccola di quella attuale...
E il verde? E' davvero incredibile scoprire che in questa città, densissima di monumenti e case, il verde non mancava. A Roma la vegetazione copriva all'incirca un quarto della superficie: qusto vuol dire qualcosa come 450 ettari, tra giardini pubblici e privati, boschi sacri, peristili di case patrizie ecc. Una curiosità. Qual'era il vero "colore" di Roma? Quali tonalità ci avrebbero colpito osservandola da lontano? Probabilmente i colori dominanti erano due: il rosso dei tetti in tegole di terracotta e il bianco vivo delle facciate delle case e dei colonnati di marmo dei templi. Quà e là, in questa distesa di tegole rossicce, avremmo notato anche tetti di color verde-oro, che brillavano al sole: erano le tegole in bronzo dorato dei templi e di alcuni edifici imperiali. Con il tempo si ossidavano e spesso acquistavano una patina verdastra. Certamente ci avrebbero colpito anche alcune statue dorate poste in cima a colonne o templi, che svettavano sulla città. Bianco, rosso, verde e oro: questi erano i colori di Roma.