Vita su Marte, Procedere con Cautela

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view post Posted on 14/8/2012, 22:33     +1   -1




Le notizie di pochi giorni fa hanno scatenato di nuovo l'euforia tra i poco informati: la NASA ha inviato con successo una nuova sonda, ribattezzata Curiosity, sulla superficie marziana, a caccia di forme di vita. Questo non è il primo caso in cui l'opinione pubblica volge l'attenzione al pianeta rosso in attesa di clamorose scoperte, anzi, la storia dell'astronomia ci conferma che da molto tempo ormai si osserva Marte con grande fiducia di trovarvi esseri viventi, pure intelligenti. Peccato che la storia insegni anche che queste speranze vengono spesso amaramente deluse...

- La prima fantateoria sulla vita su Marte risale addirittura alle fine dell'800, quando un astronomo italiano, tal Giovanni Schiaparelli, osservò sulla superficie marziani alcuni grandi canyon dalle forme regolari: la conclusione che ne dedusse è che si trattassero di canali artificiali, costruiti da una qualche civiltà progredita; a seguito di ciò egli redasse intere mappe di Marte, su cui raffigurò mari, fiumi e persino foreste. Peccato che i "canali" osservati da Schiaparelli fossero soltanto una mera illusione ottica.
- La seconda grande "scossa di vita" fu data dal ritrovamento in Antartide di un meteorite marziano, il celebre ALH 84001, che nel 1984 fece impazzire i media: su tale meteorite furono evidenziati al microscopio quelli che sembravano essere i resti fossili di batteri alieni, dalle caratteristiche simili ai comuni microrganismi terrestri; peccato che anche stavolta si trattasse di un errore di valutazione, dato che le strutture studiate al microscopio non erano altro che minerali che, in determinate condizioni di pressione e temperatura, assumono l'aspetto del classico "bacillo" del batterio.
- Infine, le recenti spedizioni robotiche su Marte (sonde e rover) hanno evidenziato quelli che potevano essere potenziali segni di vita organica sul pianeta rosso, ma anche stavolta gli scienziati sono stati costretti a smentire: esempio fu la scoperta di metano nell'atmosfera marziana, apparentemente inspiegabile senza la presenza di batteri metanogeni (come sulla Terra); ma anche qui la chimica spiega che è più probabile si tratti di una semplice reazione fra minerali presenti nel sottosuolo marziano.


Le informazioni che ho riportato possono far pensare che io escluda categoricamente ogni possibilità di trovare vita su Marte; in realtà non è così, o almeno non del tutto. Quel che sicuramente escludo a priori è la chance di trovare forme di vita intelligenti o comunque sviluppate, dal profilo cellulare ed evolutivo (quindi animali, piante, esseri capaci di muoversi o comunicare): per quanto Marte possa assomigliare per certi aspetti alla Terra, come le dimensioni o la durata del giorno (quasi 24 ore), esso resta comunque un posto assai "scomodo" per lo sviluppo di forme di vita. La colpa è da imputare a tutta una serie di fattori, come la temperatura (troppo bassa per buona parte dell'anno, anche -140°), l'atmosfera (composta in larga parte solo da CO2) e la magnetosfera (assente, e che quindi espone il pianeta alle radiazioni solari).

Quel che però non mi sento di escludere, e forse da ritenere un po' più plausibile dei "marziani" verdi, è la possibilità di rintracciare su Marte antichi fossili: in effetti, qualche miliardo di anni fa, l'attività solare era più intensa (il Sole era più giovane), e mentre la Terra era ancora una grande palla di magma, forse Marte, mitigato dai raggi solari, e dunque anche costellato da sorgenti di acqua liquida, può aver effettivamente permesso la nascita di composti organici, anche complessi.

In sintesi, esprimo in percentuali le mie opinioni riguardo il possibile ritrovamento di vita su Marte e grado di sviluppo. (Parlo di proporzioni, ovviamente, e non di percentuali certe)
- Fossili: 10%
- Vita Microscopica: 0,1%
- Vita Evoluta: 0,00001%
- Vita Intelligente: 0,00000000000001%. Mi spiace per gli amanti degli omini verdi, ma per me sono praticamente OUT.
 
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