B_NORM    
view post Posted on 1/8/2012, 14:41 by: Grenn     +1   +1   -1Reply
Nettuno


Il pianeta venne cercato e trovato, nel 1846, in seguito a calcoli effettuati a tavolino per spiegare alcune perturbazioni osservate dagli astronomi nell'orbita del "vicino" Urano. A oltre 4 miliardi di kilometri dal Sole, ruota su se stesso in circa 16 ore (a livello dell'alta atmosfera) e una sua rivoluzione attorno al SOle dure 164,8 anni. La temperatura varia da circa -232 °C a -211 °C.

nettuno1

Immagine ravvicinata di Nettuno, trasmessa dal Voyager 2.
La ripresa mette in evidenza alcune strutture dell'atmosfera del
pianeta, come le grandi nubi, in rapida evoluzione a quote più
elevate di quella della coltre azzurra.

Nettuno è costituito da un profondo oceano di gas liquidi - sopratutto metano - coperto da un'atmosfera verde-azzurra - idrogeno e metano - sede di di complessi moti circolari. Vi si distingue infatti una struttura a bande e fasce parallele all'Equatore, simile a quella di Giove e Saturno, interrotta da alcune macchie più scure, che corrispondono a zone in cui i gas discendono, ampie fino a 10'000 kilometri, e da formazioni nuvolose chiare, estese lungo i paralleli ad alta quota. A causa della sua grandissima distanza dal Sole, la forte attività dell'atmosfera di Nettuno non può essere dovuta all'energia solare, ma è di origine interna: probabilmente è legata al calore liberato da un nucleo interno ancora in parte liquido.

Intorno a Nettuno ruotano 3 anelli e almeno 8 satelliti, il maggiore dei quali, Tritone, ha un movimento retrogrado ed è stato sorvolato da vicino dal Voyager 2. Avvolto da un velo di azoto e metano e con una crosta di ghiaccio spessa 400 kilometri, Tritone ha una temperatura di -225 °C ed è uno dei mondi più freddi finora scoperti nel Sistema Solare.
La sua superficie è tormentata da crateri e altre strutture che la fanno assomigliare alla buccia di un melone, con segni di attività recente. Sono stati addirittura visti in atto giganteschi "pennacc...

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PIANETA
Comments: 1 | Views: 155Last Post by: [M] (1/8/2012, 14:52)
 

B_NORM    
view post Posted on 15/1/2011, 15:35 by: [M]     +1   -1Reply
I pianeti ctoni sono pianeti extrasolari dal ciclo vitale molto particolare, nati inizialmente come grandi pianeti gassosi per poi mutare il proprio aspetto in pianeti rocciosi a causa della progressiva vicinanza della propria orbita alla stella centrale.

Origine
Vengono chiamati cosi dall'aggettivo di origine greca "ctonio", letteralmente, sotterraneo, in riferimento cioè alla natura prettamente rocciosa di questi corpi celesti. E' possibile che un pianeta gassoso, che si origina solitamente lontano dalla stella, venga pian piano attirato verso il centro del sistema a causa della forza gravitazionale; tutta la parte esterna composta da gas leggeri, come idrogeno ed elio, viene dispersa, rimanendo intatto così solo il nocciolo solido centrale.

Condizione
Il vento solare così, lasciando scoperta la parte rocciosa del vecchio pianeta, costringe il corpo celeste ad essere sottoposto alla tremenda temperatura della stella, originando così una grande palla infuocata con una superficie composta da magma bollente, completamente inospitale. Per il momento non sono stati osservati pianeti ctoni in natura, ma vi è un'alta probabilità che siano diffusi in molti sistemi solari.

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PIANETA
Comments: 2 | Views: 115Last Post by: [M] (18/1/2011, 14:58)
 

B_NORM    
view post Posted on 12/8/2010, 14:19 by: [M]     +1   -1Reply
La Nebulosa Keyhole è un oggetto celeste distante circa 8 mila anni luce dal nostro pianeta, e la foto qui accanto è un ingrandimento di uno scatto compiuto dal telescopio orbitante Hubble . La foto in questione ha scuscitato l'ilarità di molti astrofili e semplici curiosi per la sua forma singolare.

Nebulosa
Le nebulose sono oggetti celesti conosciute come le "fucine del cosmo": esse si sono originate dai resti della deflagrazione di una stella, normalmente di dimensioni medie (il nostro Sole potrebbe compiere una fine simile), e sono un accumulo di gas, polveri e detriti al cui interno nascono le nuove stelle. La nebulosa in questione non sarebbe altro che una piccola nebulosa contenuta in un ammasso più grande, detto Nebulosa della Carena, la più grande visibile a noi.

Accumulo di Gas
L'ingrandimento della Nebulosa Keyhole preso in questione è un getto di materiale, sostanzialmente gas, che ha assunto una curiosa struttura, che ricorda facilmente allo scrutatore una mano con il dito medio alzato ; non a caso gli è stato assegnato il nome di "Gesto di Dio", a simboleggiare ironicamente un ipotetico Vaff...che il Creatore ci avrebbe inviato dal cielo.

Immagine Completa della Nebulosa:
SPOILER (click to view)


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NEBULOSA
Comments: 1 | Views: 162Last Post by: Grenn (14/8/2010, 11:51)
 

B_NORM    
view post Posted on 11/8/2010, 18:39 by: [M]     +1   -1Reply
I pianeti interstellari sono corpi celesti comunemente ritenuti pianeti, ma che, in mancanza del campo gravitazionale di una stella che li possa trattenere, vagano senza meta nello spazio interstellare. Sono di difficile individuazione, dato che quasi sempre si trovano in lontananza dalle zone "illuminate", e la loro composizione e dimensione può variare.

Classificazione e Caratteristiche
Conosciuti anche con il nome di pianeti orfani o pianeti erranti, sono corpi celesti di dimensione e consistenza varia: ne esisterebbero alcuni rocciosi, anche più piccoli della Terra, e altri invece sarebbero dei giganti gassosi di dimensioni superiori a Giove. Nessuna stella li mantiene lungo un'orbita regolare, e quindi si pensa che possano liberamente vagare per il cosmo e per i diversi sistemi solari.

Origine
Le origini e le cause per cui questi pianeti si ritrovino a vagare senza meta potrebbero essere le più disparate: si pensa che possano essere pianeti che un tempo appartenevano ad un sistema, ma che, allontanatisi troppo dal proprio Sole, siano sfuggiti al suo campo gravitazionale; altri potrebbero essersi originati da uno scontro fra pianeti e grandi meteoriti, che avrebbero fatto quindi schizzare via parte del corpo celeste; altre invece potrebbero trattarsi di "stelle fallite", cioè di Soli che non sarebbero riusciti a far innescare le comuni reazioni termonucleari al loro interno. Infine, potrebbero essere pianeti che, dopo la morte della propria stella, forse sospinti dall'onda d'urto di una supernova, si sono allontanati nello spazio.

Edited by [M] - 7/11/2010, 12:09

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PIANETA
Comments: 0 | Views: 88Last Post by: [M] (11/8/2010, 18:39)
 

B_NORM    
view post Posted on 11/8/2010, 11:17 by: [M]     +1   -1Reply
Gli scontri tra Buchi Neri Supermassicci sono eventi di portata cosmica, in cui due grandi aspiratori di materia, posti al centro di due rispettive galassie, giungono a collidere fra di loro e a provocare un cataclisma epocale nella storia dell'universo.

Scontro e Fusione di Galassie
Fino a poco tempo fa non si credeva che simili mostri astronomici potessero giungere a scontrarsi, dato che essi sono collocati esattamente al centro delle galassie, e quindi in una zona non esattamente favorevole per una collisione; tuttavia si è notato che, in realtà, gli scontri fra galassie sono molto frequenti, e che non raramente avvengono delle vere e proprie fusioni fra i due ammassi. E quando avviene ciò, è inevitabile che i due nuclei vengano a contatto fra loro.

Attivazione e Collisione
Quando le galassie iniziano a inglobarsi a vicenda, i due buchi neri cominciano ad aspirare materia dall'altra galassia, e di conseguenza "si accendono", cioè iniziano a produrre una enorme quantità di energia sotto forma di lampi gamma, energia che solo miliardi di Soli come il nostro sarebbero in grado di produrre. Quando i due buchi neri vengono direttamente a contatto, avviene un vero e proprio terremoto cosmico, in cui, nelle zone limitrofe alla collisione, viene alterata la struttura stessa dello spazio e persino del tempo. Molto spesso l'evento finisce con l'unione fra i due oggetti celesti e con la formazione di un'unica grande galassia.

Edited by [M] - 5/5/2012, 19:41

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BUCO NERO,
GALASSIA
Comments: 0 | Views: 116Last Post by: [M] (11/8/2010, 11:17)
 

B_NORM    
view post Posted on 10/8/2010, 14:15 by: [M]     +1   -1Reply
Le stelle di Quark sono particolari corpi celesti, la cui esistenza non è ancora del tutto certa, costituiti da un aggregato estremamente denso di particelle subatomiche, principalmente quark del tipo up, down e strange.

Nascita e Composizione
Si crede che abbiano origine da stelle di neutroni "degenerate": la gravità che si origina dalla stella stessa deforma gli atomi che la compongono: sono atomi di un elemento particolarissimo, il Neutronio (detto elemento 0), il cui nucleo è formato esclusivamente da neutroni; la gravità rompe questi atomi, e da essi fuoriescono i quark. La composizione finale è un corpo celeste che si comporta come una unica, gigantesca particella: non a caso le stelle di quark sono chiamate anche con il nome di Stelle Strane. E' possibile che all'interno di questo singolare corpo celeste le leggi fisiche vengano alterate aldilà di ogni teoria mai formulata.

Dimensioni e Degenerazione
Essendo un corpo estremamente denso, possiede dimensioni esigue, forse minori alle già relativamente piccole stelle di neutroni: probabilmente possiedono un diametro misurabile nella scala di alcuni chilometri, e la sua densità ne fa un oggetto con un imponente campo gravitazionale. Si crede che, dopo aver aspirato una certa quantità di materia circostante, la stella di Quark degeneri in un buco nero.

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STELLA
Comments: 1 | Views: 111Last Post by: Grenn (10/8/2010, 19:04)
 

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view post Posted on 7/8/2010, 14:37 by: Grenn     +1   -1Reply
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Le galassie si possono definire come grandi contenitori di stelle il cui diametro può essere di centinaia di migliaia di anni luce, si trovano situate nello spazio a distanze enormi (miliardi di a.l.) le une dalle altre, e a separarrle l'una dall'altra vi è una enorme quantità di materiale interstellare estremamente rarefatto.

La scoperta
Data la grandissima distanza che ci separa dalle più vicine, esse sono state scoperte solo negli ultimi tre secoli, anche se la certezza della loro esistenza la si è avuta solo nel 1924, grazie ad E. Hubble, prima di allora quelle poche galassie che erano state scoperte venivano scambiate per stelle o nebulose, vista la mancanza di strumenti adeguati all'osservazione di oggetti così lontani.

La nascita
Sembra che esse traggano la loro origine per l'aggregazione della materia primordiale che, centinaia di milioni di anni dopo il Big-Bang, iniziò ad addensarsi in grandi nubi, le quali, a causa delle immense forze gravitazionali, cominciarono a contrarsi ed a ruotare attorno a se stesse danod vita alle "protogalassie".

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GALASSIA
Comments: 1 | Views: 89Last Post by: Grenn (8/8/2010, 10:59)
 

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view post Posted on 8/7/2010, 14:34 by: Grenn     +1   -1Reply
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Prima dell'agosto 2006, si diceva che attorno al Sole ruotavano nove pianeti: Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno e Plutone. Ovviamente questi nove corpi celesti esistono ancora e sono identici a prima, ma nell'agosto 2006 l'Unione Astronomica Internazionale ha declassato Plutone: non più un pianeta, ma un "pianeta nano".

Le motivazioni
E' accaduto perchè si è deciso di modificare la definizione stessa di "pianeta". Ora, per essere definito pianeta, un corpo celeste deve rispettare tre regole:

1) ruotare attorno al Sole;
2) essere abbastanza grande perchè la forza di gravità lo faccia diventare tondeggiante e restare tale;
3) avere una forza di gravità in grado di attrarre qualunque cosa gli passi accanto mentre ruota attorno al Sole, in mododa avere la strada sgombra.


Secondo questa nuova definizion, Plutone non può più essere considerato un pianeta. Ruota attorno al Sole? Sì. E' tondeggiante e tale resterà? Sì. Riescea tenere sgombro il proprio cammino attorno al Sole? No: sul suo percorso orbitale ci sono una quantità di rocce. Ragion per cui, poichè non rispetta la terza regola, Plutone è stato degradato da pianeta a pianeta nano.
Gli altri otto pianeti rispettano tuttt'e tre le regole, perciò sono rimasti pianeti.

Altre regole
Per i pianeti che orbitano intorno a stelle diverse dal Sole, l'UAI ha richiesto una regola addizionale: il corpo celeste non dev'essere così grande da poter diventare anch'esso una stella. I pianeti che orbitano attorno a stelle diverse dal SOle sono chiamati "esopianeti". Finora ne sono stati scoperti 240, per la maggior parte ennormi. In genere sono molto, molto più grandi della Terra.

Curiosità
-Nel dicembre 2006 è stato lanciato nello spazio un telescopio battezzato Corot. La qualità dei dispositivi rivelatori di Corot dovrebbe consentire la scoperta di esopianeti molto più piccoli, grandi appena il doppio della Terra. Un pianeta simile è stato scoperto con altri mezzi nel 2007. Si chiama 581c.

Edited by Fabrizio - 15/7/2010, 20:47

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PIANETA NANO
Comments: 2 | Views: 108Last Post by: Grenn (8/7/2010, 18:59)
 

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view post Posted on 8/7/2010, 14:13 by: Grenn     +1   -1Reply
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Saturno è il sesto pianeta a partire dal Sole.
Distanza media dal Sole:1.430 milioni di km.
Diametro all'equatore: 120.536 km, ossia 9,449 volte il diametro all'equatore terrestre.
Superficie: 83,7 volte la superficie della Terra.
Volume: 763,59 volte il volume della Terra.
Massa: 95 volte la massa della Terra.
Gravità all'equatore: 91,4% della forza di gravità della Terra all'equatore terrestre.

Struttura
Un nucleo di roccia fusa circondato da uno strato di metallo liquido, a sua volta circondato da uno strato liquido di Idrogeno ed Elio. Il tutto circondato da un'atmosfera.

I venti
Nell'atmosfera di Saturno sono stati registrati venti che raggiungono la velocità di 1.795 km orari. Tanto per fare un paragone, il vento più forte mai registrato sulla Terra raggiunse i 371,68 km/h, a Mount Washington, New Hampshire, USA, il 12 aprile del 1934. Si ritiene che talvolta, all'interno dei cicloni, la velocità del vento possa raggiungere i 480 km/h. Per quanto distruttivi possano essere questi venti, sono comunque lentissimi paragonati a quelli di Saturno.

Le lune
Finora sono state individuate 59 lune in orbita attorno a Saturno. Sette sono rotonde. Titano, la più grande, è l'unica luna del Sistema Solare ad avere un'atmosfera. Il suo volume è tre volte più grande di quello della nostra Luna.

Curiosità
-Saturno impiega 29,46 anni terrestri per ruotare attorno al Sole.

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PIANETA
Comments: 0 | Views: 77Last Post by: Grenn (8/7/2010, 14:13)
 

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view post Posted on 7/7/2010, 17:01 by: Grenn     +1   -1Reply
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La Cometa Holmes nel 2007. Sulla destra nell'immagine
è visibile la caratteristica coda ionica, di colore azzurro.
Le comete sono palle di neve grandi, sporche e solo vagamente rotonde, che girano attorno al sole. Sono costituite da elementi formatisi in stelle esplose molto prima che il nostro Sole esistesse.le ci siano più di 100 miliardi di comete. Noi, però, possiamo vederle solo quandosi avvicinano abbastanza al Sole da avere una scia luminosa. Finora na abbiamo viste soltanto un migliaglio.

Il passaggio
Per lo più le comete ruotano lontanissime dal Sole (molto, molto più lontane dalla Terra), ma di tanto in tanto una di loro si dirige verso la nostra stella. In questo caso ci sono due possibilita:

1) Alcune comete, come la Cometa di Halley, restano intrappolate dalla forza di gravità del Sole e continuano a girargli attorno fino a "squagliarsi" del tutto o andare a sbattere contro un pianeta. Il nucleo della Cometa di Halley è largo quasi 16 km. Più o meno ogni 76anni, questa cometa torna abbastanza vicino al Sole da "fondersi" un altro po' e formare una coda visibile dalla Terra. E' venuta a trovarci nel 1986 e tornerà nel 2061. Alcune comete intrappolate dalla forza di gravità del Sole, però, tornano a passargli accanto molto più di rado. La cometa Hyakutake, per esempio, viaggerà per 110.000 anni prima di tornare.

2) Grazie alla loro alta velocità, o forse perchè non si avvicinano abbastanza al Sole da restare imprigionate dalla sua forza di gravità, altre comete, come la cometa Swan, non tornano più. Ci passano accanto una sola volta, poi proseguono il viaggio verso un'altra stella, come vere e proprie vagabonde dello spazio. Il loro viaggio interstellare può durare centinaia di migliaglia di anni. A volte di meno, a volte persino di più.

Curiosità
-La più grande cometa conosciuta ha un nucleo centrale che misura 32 km da un lato all'altro.
-Quando le comete si avvicinano al Sole, il ghiaccio di cui sono formate si trasforma in vapore e sparge tutt'attorno la polvere che era racchiusa al loro interno. E' probabilmente la polvere più antica esistente nell'intero Sistema Solare e contiene indizi sui nostri vicini cosmici al momento della nascita dei pianeti, oltre 6 miliardi di anni fa.

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COMETA
Comments: 0 | Views: 71Last Post by: Grenn (7/7/2010, 17:01)
 

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