Trittolemo, 1° Parte

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[M]
view post Posted on 8/7/2010, 14:55     +1   -1




Trittolemo è un eroe della mitologia greca, patrono e simbolo della piccola, ma importante città greca di Eleusi, vicino ad Atene, le cui oscure pratiche religiose (note con il nome di "Misteri eleusini") sono fortemente intrecciate con le origini e la storia di questo personaggio; oltre a ciò, era ritenuto il primo ideatore dell'agricoltura in Grecia, e perciò tenuto in grande considerazione.

Tragedia di Demetra
La storia di Trittolemo è strettamente connessa al filone di leggende legate alla dea Demetra (dea della vegetazione e delle messi) e a suo fratello Ade; quest'ultimo, re dell'oltretomba, bramava una moglie, e così pensò bene di rapire Persefone, la figlia di Demetra, e di sposarla senza il consenso della madre. Così la dea, presa dalla disperazione di aver perso la figlia, iniziò ad errare per tutta la Terra, vestendosi a lutto e trascurando i suoi "doveri divini". Ben presto gli alberi, i fiori e l'erba appassirono, e il mondo rischiava di divenire una landa desolata e priva di vita.

Arrivo di Demetra ad Eleusi
Durante la sua incessante peregrinazione, Demetra, assunto ormai l'aspetto di una comune donna mortale, giunse alla corte del re della città di Eleusi, Celeo, e della regina Metanira. Quest'ultima aveva da poco avuto un bimbo, proprio il piccolo Trittolemo, e la madre stava cercando da tempo una balia a cui affidare lo svezzamento del neonato; la dea fu ben felice di accettare il nuovo incarico, poiché, dopo aver perso tragicamente la figlia, poté in tal modo assaporare di nuovo la gioia della maternità, anche se il bimbo non era effettivamente suo figlio.

Svezzamento e Teofanìa
La dea Demetra, ancora in abiti mortali, accudì giorno e notte il piccolo Trittolemo, assistendolo con le stesse cure di un pargolo divino: lo nutriva con l'ambrosia come se fosse un dio, e per renderlo immortale lo esponeva ogni notte sulle fiamme come un tizzone (stesso metodo fu applicato, secondo diverse tradizioni, con Achille o i suoi presunti otto fratelli). Ma, una notte, la regina Metanira si accorse del terribile rituale, e non comprendendo ciò che stava facendo la balia, gridò per l'orrore; a questo punto la dea assunse di nuovo il suo aspetto divino, e furiosa con la donna, le ordinò di erigere un tempio in suo onore per il suo atto di empietà.

> 2° Parte

Edited by [M] - 8/7/2010, 16:24
 
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